La storia delle terme a Montegrotto non inizia con i Romani. Molto prima del loro arrivo, il territorio euganeo era già un punto di riferimento per le sue straordinarie sorgenti. Le ricerche archeologiche hanno portato alla luce tracce di frequentazioni pre-protostoriche (III-I millennio a.C.), a testimonianza di una presenza umana ben radicata fin dall'Età del Bronzo. Si trattava probabilmente di popolazioni attratte dalle risorse naturali del luogo, inclusa la singolare presenza di acque calde.
Un capitolo fondamentale di questa storia antica è rappresentato dall'Età del Ferro, tra il VII e il III secolo a.C. Su un piccolo lago, oggi scomparso ma alimentato dalle sorgenti calde, esisteva un santuario "en plein air" frequentato dagli antichi Veneti. Questo luogo di culto, caratterizzato dalla deposizione di numerosi ex voto, ci offre uno spaccato unico sulla religiosità e le pratiche curative di queste popolazioni. Gli ex voto, spesso riproduzioni in bronzo di parti del corpo o figure umane, insieme alle loro iscrizioni, attestano chiaramente l'esistenza di un culto legato alle proprietà curative e rigeneratrici dell'acqua. Questa è la prova più antica e significativa del riconoscimento dei benefici termali in questa area, ben prima che i Romani organizzassero il termalismo su larga scala.
Montegrotto nell'Età Romana: Mons Aegrotorum e il Fasto Imperiale
Fu con l'arrivo dei Romani, a partire dal I secolo a.C., che il termalismo a Montegrotto conobbe il suo massimo splendore. I Romani, noti per la loro ingegneria e la capacità di sfruttare al meglio le risorse naturali, riconobbero immediatamente il potenziale delle sorgenti euganee. Il nome stesso, "Montegrotto", deriva da "Mons Aegrotorum", ovvero "monte degli ammalati", un riferimento eloquente alla vocazione terapeutica e curativa del luogo.
Montegrotto, insieme alla vicina Abano, divenne una rinomata stazione termale, inserita in un circuito che includeva altre celebri località come Baia. Era una meta privilegiata per la borghesia romana, senatori, cavalieri e ricchi commercianti, che cercavano qui non solo sollievo e cura per i loro malanni, ma anche svago e socialità. Le fonti letterarie dell'epoca, come le opere di Marziale, ci parlano di una vera e propria "moda" degli "otia baiana" (momenti di ozio e relax come quelli trascorsi a Baia, celebre località termale), e le Terme Euganee non facevano eccezione, offrendo un ambiente lussuoso e riposante. La presenza romana portò alla costruzione di imponenti complessi termali, ville sontuose e infrastrutture che trasformarono Montegrotto in un vero e proprio centro di eccellenza per la salus per aquam.
I Siti Archeologici: Un Viaggio nel Tempo tra Piscine, Teatri e Ville
Oggi, il territorio di Montegrotto è costellato di importanti aree archeologiche che ci permettono di ricostruire il fasto di quel periodo, offrendo uno spaccato vivido della vita termale romana. Questi siti, frutto di decenni di scavi e studi, sono veri e propri libri aperti sulla storia:
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L' Area Archeologica di Viale Stazione / Via degli Scavi: Questo è uno dei complessi termali più significativi e visibili di Montegrotto. Qui sono stati riportati alla luce i resti di tre grandi piscine termali, progettate con maestria per sfruttare le acque calde. Ancora oggi è possibile distinguere il complesso sistema idrico che alimentava queste vasche, testimonianza dell'avanzata ingegneria romana. Accanto alle piscine, si trovano i resti di un piccolo teatro o odeon, una struttura ricreativa che poteva ospitare un centinaio di persone, dove probabilmente si tenevano spettacoli, letture o discussioni. Le terme romane, infatti, non erano solo luoghi di cura, ma veri e propri centri sociali e culturali. La scoperta di questo sito risale addirittura al XVIII secolo, ma è dagli anni '60 che scavi sistematici hanno permesso di riportare completamente alla luce queste imponenti strutture, consentendo una comprensione più approfondita della loro architettura e funzione.
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L' Area Archeologica di Via Neroniana: All'interno di una proprietà privata, opportunamente preservati e valorizzati, sono conservati i resti di una lussuosa villa romana. Costruita agli inizi del I secolo d.C. e utilizzata fino al III-IV secolo d.C., questa villa era probabilmente la residenza estiva o di riposo di un personaggio di spicco. I suoi ambienti, alcuni dei quali ancora splendidamente pavimentati con mosaici geometrici e figurati, offrono uno spaccato della vita agiata dei frequentatori delle terme romane. Questi mosaici, con le loro tessere colorate, raccontano storie di lusso, arte e quotidianità, fornendo dettagli preziosi sulle abitudini e sul gusto estetico dell'epoca.
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Il Complesso Termale sotto l'Hotel Terme Neroniane: Una delle scoperte più suggestive e accessibili si trova proprio sotto l'attuale Hotel Terme Neroniane. Qui sono stati portati alla luce i resti di un complesso termale risalente alla fine del I secolo a.C., probabilmente uno dei primi grandi impianti termali della zona. Ciò che colpisce è una vasta sala absidata, un ambiente imponente e scenografico, e un complesso sistema di canalizzazione delle acque, che mostra l'ingegneria idraulica romana all'opera. Questi ritrovamenti sono visibili anche attraverso scenografici oblò posti sul pavimento del ristorante dell'hotel, permettendo agli ospiti di cenare "sopra la storia" e ammirare da vicino queste antiche vestigia.
Per quanto riguarda il nome “Neroniana”, che la piscina porta, si è a lungo inutilmente discusso se essa si chiamasse così perché fatta costruire da Nerone o perché costruita con pietre e marmi importati durante il regno di Nerone; Luciano Lazzaro afferma che la risposta a questo problema sia da cercare nella lettera di Cassiodoro, dove si intende che essa prendesse il nome dal suo costruttore, un certo Neronius.
Oltre alle strutture, i reperti mobili rinvenuti in questi scavi sono altrettanto preziosi: frammenti di vasellame, monete che ci danno indicazioni sulle cronologie, decorazioni architettoniche, e persino elementi di grondaia come una "sima" in terracotta con un volto femminile e protomi di leone. Questi ultimi, oltre a essere splendidi elementi decorativi, avevano spesso anche una funzione apotropaica, pensate per allontanare gli spiriti maligni e proteggere l'edificio.
Il Progetto Aquae Patavinae e la Valorizzazione del Patrimonio
La valorizzazione di questo straordinario patrimonio non sarebbe stata possibile senza iniziative lungimiranti. Il progetto "Aquae Patavinae", nato nel 2005 dalla sinergia tra l'Università di Padova (in particolare il Dipartimento di Beni Culturali), la Soprintendenza Archeologia del Veneto e il Comune di Montegrotto, ha giocato un ruolo cruciale. Questo progetto ha permesso di non solo continuare gli scavi e gli studi, ma anche di aprire e rendere visitabili le aree archeologiche, dotandole di pannelli esplicativi e percorsi attrezzati. "Aquae Patavinae" continua a promuovere studi, ricerche scientifiche e attività didattiche, offrendo ai visitatori e alle scuole l'opportunità di immergersi nella storia millenaria del termalismo euganeo, rendendo l'archeologia viva e accessibile a tutti.
Un Esempio Vivo di Salus Per Aquam: Il Passato Che Incontra il Presente
L'archeologia termale di Montegrotto Terme è un tesoro inestimabile che racconta una storia di benessere, culto, ingegno e lusso romano. Passeggiare tra questi antichi resti significa ripercorrere un viaggio di oltre due millenni, scoprendo come l'espressione latina "Salus per Aquam" (salute attraverso l'acqua) fosse una realtà tangibile e celebrata già nell'antichità.
Ancora oggi, le acque di Montegrotto continuano a curare e rigenerare, un legame indissolubile tra un passato glorioso e un presente vivace. L'archeologia ci offre le chiavi per comprendere appieno questa continuità, invitandoci a riflettere su come l'uomo abbia saputo, fin dall'alba della civiltà, trarre beneficio dalle risorse che la natura generosamente offre. Visitare questi siti non è solo un atto culturale, ma un'esperienza che unisce storia, benessere e un profondo senso di connessione con le radici più antiche del nostro territorio.
Per chi desidera vivere appieno questa esperienza di storia e benessere, godendo delle moderne comodità e della rinomata ospitalità della zona, strutture come Casa Luna offrono il soggiorno ideale per esplorare le meraviglie archeologiche e rigenerarsi nelle celebri acque termali.
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