Buso dei Briganti e Cava Bomba.

Pubblicato il 25 aprile 2025 alle ore 08:30

Il Buso dei Briganti e Cava Bomba sono due luoghi emblematici dei Colli Euganei, ricchi di storia, leggende e bellezze naturali.

Buso dei Briganti
Situato sul Monte Cinto, il Buso dei Briganti è una formazione rocciosa che deve il suo nome alle leggende legate al brigantaggio dell’Ottocento. Si narra che i briganti utilizzassero questo luogo come nascondiglio per sorvegliare e assaltare i viandanti.  Il decreto Radetsky del 1849 puniva con pena di morte il porto d’armi e il loro possesso. Questo decreto fece crescere Il fenomeno del brigantaggio che si diffuse nella metà dell’Ottocento. Secondo lo storico Paul Ginsborg tra le rocce inaccessibili del Monte Cinto trovò riparo una banda di circa 30 persone, protetta dal parroco di Torreglia e guidata da Antonio Magagnin, un disertore dell’esercito austriaco.

Un grande foro a forma di porta, chiamato “La Porta dei Briganti” in cui è ancora ben visibile il segno del portone che chiudeva l’accesso, si apre a mezza costa su un terrazzino naturale di trachite che domina la pianura sottostante. Da qui i briganti controllavano la valle e segnalavano la presenza di persone o carrozze.
Al centro delle rovine del castello è ben visibile un antico mortaio utilizzato probabilmente anche all’epoca dei briganti per la produzione della polvere da sparo.

Oggi "La Porta dei Briganti", è un punto panoramico suggestivo, raggiungibile tramite un sentiero ben attrezzato con scalette e corrimano.

Cava Bomba
Cava Bomba, invece, è un’ex cava di calcare riconvertita in un museo geopaleontologico. Qui è possibile osservare gli strati rocciosi che raccontano la storia geologica del Monte Cinto, con formazioni vulcaniche come le colonne di riolite, risultato del raffreddamento della lava. Il nome è dovuto alla presenza di una sorgente collocata nelle vicinanze del complesso, detta appunto 'Bomba', la cui acqua veniva pompata per le esigenze industriali.
L'impianto industriale di Cava Bomba era una fornace per la produzione di calce viva, rifornita dal pregiato calcare della cava sul monte Cinto a ridosso di grandi tini di cottura. La cava è anche nota per i ritrovamenti fossili di pesci tropicali risalenti a 92 milioni di anni fa. Il museo offre un’interessante testimonianza dell’attività estrattiva e del recupero ambientale delle cave dismesse.

Infatti le rocce calcaree, dopo essere state estratte con piccole cariche di esplosivo, venivano trasportate ai forni prima da carretti trainati da muli e successivamente da vagoncini spinti lungo i binari di una piccola ferrovia decauville, il cui percorso è stato in parte ricostruito. Attraverso le passerelle, il calcare veniva scaricato nelle bocche dei forni per essere cotto: iniziava così la produzione della calce in zolle.

Fin dall’Ottocento l’estrazione della pietra vulcanica (riolite e trachite) permetteva l'utilizzo nell’edilizia, nell’architettura, nella pavimentazione di vie e piazze come quella di San Marco a Venezia

Percorso escursionistico
Un percorso escursionistico di circa 6 km collega Cava Bomba al Buso dei Briganti, passando per la cima del Monte Cinto. 

1. Museo Geopaleontologico di Cava Bomba
Inizia la tua escursione con una visita al museo, che offre una panoramica sulla storia geologica dei Colli Euganei, con fossili e reperti vulcanici. È un’ottima introduzione al contesto naturale del percorso.

2. Parco Geologico di Cava Bomba
Prosegui verso il parco geologico, dove troverai riproduzioni di dinosauri e pannelli informativi sulla formazione vulcanica dei colli. Questo tratto è adatto anche ai bambini e offre un’esperienza didattica.

3. Cava di Riolite
Dirigiti verso la cava di riolite, famosa per le sue colonne laviche, risultato del raffreddamento della lava. Questo sito è un esempio spettacolare della geologia vulcanica della zona.

4. Monte Cinto
Raggiungi la cima del Monte Cinto (281 m), anche se parzialmente coperta dalla vegetazione, offre un punto di vista panoramico sui Colli Euganei e sulla pianura circostante.

5. Buso dei Briganti
Scendi verso il Buso dei Briganti, una formazione rocciosa con una storia legata al brigantaggio. Qui troverai un punto panoramico mozzafiato con viste a 360° sui Colli Euganei e Berici. Il sentiero è attrezzato con scalette e corrimano, rendendolo accessibile anche ai meno esperti.

6. Pianoro delle Masagne
Aggiungi una tappa al Pianoro delle Masagne, un’area con tavoli da picnic e un vasto prato, ideale per una pausa ristoratrice prima di riprendere il percorso.

7. Sentiero dei Vigneti
Concludi il percorso attraversando i vigneti terrazzati del versante sud del Monte Cinto, dove potrai ammirare ulivi e paesaggi agricoli tipici della zona.

Dettagli Tecnici

  • Lunghezza: Circa 7 km (ampliabile fino a 10 km con tappe aggiuntive).

  • Dislivello: 300 m.

  • Difficoltà: Media, adatto a escursionisti con un minimo di esperienza.

  • Tempo di percorrenza: 3-4 ore, a seconda delle soste e delle tappe aggiunte.

Consigli

  • Porta acqua e uno spuntino, soprattutto se intendi fermarti al Pianoro delle Masagne.

  • Indossa scarpe da trekking e abbigliamento adatto, poiché alcuni tratti sono rocciosi.

  • Controlla le condizioni del percorso, in particolare per possibili distacchi di roccia1.

Questo percorso ampliato offre una combinazione di storia, geologia e paesaggi mozzafiato, rendendolo un’esperienza completa e indimenticabile nei Colli Euganei.

Conclusioni:
Per chi desidera un soggiorno comodo e strategico dopo aver esplorato Cava Bomba e il Buso dei BrigantiCasa Luna a Montegrotto Terme è un’ottima scelta.

 

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