Se ami storia, teatro e tradizioni, la Festa di Berta a Montegrotto Terme è un’esperienza unica nel Veneto. Con cortei storici, borghi medievali e spettacoli teatrali, questo evento rievoca la leggenda di Berta, simbolo di libertà e giustizia.
Origini storiche
La Leggenda di Berta risale al 1084, quando l’imperatrice Bertha di Savoia (moglie di Enrico IV del Sacro Romano Impero) visitò Montegrotto Terme con il marito per beneficiare delle terme euganee.
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Fatto centrale: Una contadina di nome Berta donò alla regina una matassa di filo in cambio della libertà del marito Raniero, ingiustamente imprigionato dai signori feudali di Montagnon.
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Simbolismo: Bertha fu toccata dal dramma della contadina e concesse la grazia. Per ringraziare l’Imperatrice, Berta decise di regalarle una matassa del suo filo. Questo gesto di generosità commosse profondamente Bertha, che decise di premiare Berta e suo marito donando loro un pezzo di terra quanto il filo della matassa fosse in grado di contenere.
La notizia della fortuna di Berta si diffuse rapidamente tra le altre donne del villaggio e ognuna di loro decise di portare un dono simile all’Imperatrice, ovvero una matassa di filo. Tuttavia, Bertha pronunciò una frase che sarebbe rimasta nella memoria collettiva: “È finito il tempo in cui Berta filava”. Questo detto viene ancora oggi utilizzato per alludere a un passato che non tornerà più.
La Leggenda di Berta che fila è un esempio di storia popolare che si è tramandata nel corso dei secoli. Pur essendo basata su personaggi mitologici o storici, come Didone o Bertrada di Laon, l’aneddoto riguardante Berta è una creazione popolare che ha assunto un significato simbolico nel contesto locale di Montegrotto Terme.
La rievocazione storica: "Il Tempo di Berta"
Eventi principali
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Corteo storico:
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Partecipanti: Sei contrade (rappresentanti i borghi medievali) e la corte di Enrico IV, con costumi d’epoca e armi.
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Percorso: Da Viale Stazione a Parco Mostar, con sbandieratori e rappresentazioni teatrali.
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Spettacoli e attività:
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Ballo narrativo: "C’era una volta la leggenda di Berta" della compagnia On Stage Lab, che rievoca la storia attraverso coreografie.
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Mercati medievali: Artigiani, giochi tradizionali (es. tiro con l’arco) e borghi con antichi mestieri (fabbri, tessitori).
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Percorso gastronomico: Degustazione di prodotti tipici come asparagi, ciliegie e vini Euganei.
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Giochi delle contrade:
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Tradizione: Competizioni tra contrade (es. gare di cucina, torte di Berta) per rievocare lo spirito comunitario.
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Storia della rievocazione
Dalle origini a oggi
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Prima edizione: 1961, ideata da un gruppo di appassionati per valorizzare la tradizione orale.
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Interruzioni e riprese:
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Sospensioni: Dal 2004 al 2017 per mancanza di sostegno politico.
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Rinascita: Dal 2018, organizzata dall’Associazione Berta, con focus su patrimonio culturale e coinvolgimento delle scuole.
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Curiosità e simboli
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Il filo di Berta:
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Simbolo: Rappresenta la libertà e la giustizia, citato nella frase finale dello spettacolo: "È finito il tempo in cui Berta filava".
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Berta vs. Madonna Nera:
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Separazione: La leggenda di Berta è indipendente dalla venerazione della Madonna Nera, sebbene entrambe riflettano l’identità locale.
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Perché visitarla?
Un evento unico nel Veneto che unisce storia, teatro e tradizione, ideale per famiglie e appassionati di medioevo.
Consigli pratici
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Periodo: Secondo fine settimana di settembre.
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Durata: 2 giorni, con eventi serali e diurni.
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Prenotazioni: Non obbligatorie, ma consigliate per attività specifiche (es. laboratori).
Conclusione
Dopo una giornata tra cortei medievali e borghi storici, ricordati che Casa Luna, vicina al centro, è la base ideale per vivere la magia del medioevo euganeo."
Posizione strategica: 100 metri dalla stazione ferroviaria, vicina al centro storico e alle Terme.
Sito web: https://laleggendadiberta.it/
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